"Per compiacere Berlusconi licenziato Croppi" Mobilitazione bipartisan del mondo della cultura



Articolo di Repubblica.it del 14 gennaio 2011

Numerose reazioni all'annuncio dell'esclusione. Appelli dalla Maraini a Buttafuoco, dalla Concia a Leoluca Orlando. Durissimo il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà Italo Bocchino: "La nuova squadra è degna di Retromanno"

All'inizio Gianni Alemanno ha giustificato così l'esclusione dalla giunta del finiano Umberto Croppi. "La sua non conferma alla Cultura" ha detto "è legata ai numeri e al peso in consiglio comunale". E alla domanda se fosse, a questo punto, più importante il peso politico rispetto alle competenze, Alemanno ha risposto: "Non è in discussione la competenza ma i numeri contano, in democrazia è così". All'assessore capitolino uscente potrebbe essere assegnato un nuovo incarico? "Parlero' con lui nei prossimi giorni", ha concluso il sindaco.

Ma il mondo della cultura romana e non solo è in rivolta per il ''sacrificio'' di Umberto Croppi che esce dalla giunta capitolina. Una decisione inaspettata per molti che ha scatenato una serie di reazioni: dagli appelli di solidarieta', agli sms per dare un appuntamento a tutti quelli che gli vogliono testimoniare vicinanza. Una mobilitazione particolare per Croppi: ''Stiamo raccogliendo firme di solidarieta' per Umberto Croppi - si legge nell'sms - coloro che si sono sentiti rappresentati da un assessore intelligente, trasparente, competente, libero e indipendente, possono dare la loro adesione e radunarsi al Campidoglio stasera 14 dicembre 2011 alle 19. Mi fai sapere se ci sei?''. Autore del messaggio e' Francesco Cascino, consulente per l'arte contemporanea e la comunicazione culturale.

In un altro appello, che ha gia' raccolto la firma, tra gli altri, di Dacia Maraini, Leoluca Orlando, Ugo Intini, Renato Nicolini, Giampiero Mughini, Pietrangelo Buttafuoco, si legge: ''La notizia del licenziamento di Umberto Croppi priva la citta' di Roma di una personalita' altamente competente nei campi della cultura, delle arti e dello spettacolo. L'incomprensibile decisione del sindaco Gianni Alemanno, frutto evidente di un clima di triste omologazione a logiche di partito e di correnti, sacrifica un assessore alla Cultura come Umberto Croppi che, in quasi tre anni di mandato, ha sempre operato in piena liberta' e in assoluta autonomia, a prescindere dalle appartenenze o dagli schieramenti. Croppi ha saputo valorizzare le migliori esperienze culturali della citta' senza pregiudizi, privilegiando sempre la qualita' delle iniziative''. Ma i messaggi a giungere sono molti anche dal mondo politico ''pur non volendo entrare nel merito delle scelte del sindaco, da cittadina-utente, sapendo di interpretare il sentimento di molti, vorrei che Croppi continuasse a volgere il suo ruolo di assessore alla cultura e dunque spero che Alemanno voglia rivedere la sua decisione'' per Anna Paola Concia, deputata del Pd. ''Nel totale disastro della giunta Alemanno - spiega Concia - uno dei pochi assessori, se non l'unico, che ha cercato di amministrare la cultura a Roma fuori dalle appartenenze e per il bene della citta' e' Umberto Croppi''.

A reagire anche il coordinatore nazionale di Futuro e Liberta', Adolfo Urso, per il quale ''la giustificazione che il sindaco Alemanno ha fornito alla brutale improvvisa sostituzione di Umberto Croppi e' un'offesa alla citta' e una toppa peggiore del buco''. Per Urso ''la cultura nella capitale e' stata ridotta ad una questione di numeri, altro che merito e competenza. L' esperienza ed il buongoverno di Croppi, l'unico vero punto di forza della debole giunta capitolina, sono stati sacrificati - conclude Urso - in nome della peggiore partitocrazia''.

Ed infine durissima la nota del capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà per l'Italia, Italo Bocchino: "La nuova giunta Alemanno anzichè rappresentare un cambio di passo come annunciato, è una giunta retromanno, per citare Dagospia, perchè non innova, così come annunciato, ed ha come unico elemento di novità la cacciata dell'assessore Croppi, riconosciuto come migliore assessore capitolino da tutto il mondo della cultura".

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