Anas: da maggio pedaggi su Gra e Sa-Rc Zingaretti e Alemanno: pronti al ricorso


Articolo del Messaggero.it del 21 gennaio 2011 in cui si parla dell'eventuale (e assurdo) pedaggio riguardante il Grande Raccordo Anulare.

Il sindaco: i romani non pagheranno. Matteoli: approfondimenti
prima di decidere. Pd: smascherate le bugie di Alemanno


ROMA - «Un primo tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e il Grande raccordo anulare di Roma dovrebbero essere compresi nella lista delle tratte di strade e autostrade Anas a pedaggio dal 1° maggio prossimo»: lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, aggiungendo che nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri che indicherà la lista delle tratte a pagamento, dovrebbero essere indicati «oltre 1.200 chilometri» da sottoporre a pedaggio su un totale di 1.300 chilometri in gestione Anas. Immediate le reazioni del presidente della provincia di Roma, Zingaretti, che annuncia nuovi ricorsi al Tar, e del sindaco di Roma, Alemanno, pronto ad appoggiarlo. Il ministro Matteoli, però, frena e dice che ancora la questione non è chiusa. Attacca il Pd che definisce le parole di Ciucci «una smentita alle bugie di Alemanno».

Ciucci: tariffe su tratte Anas inferiori alla media nazionale. «L'entità delle tariffe - ha dettoCiucci - applicate, dal 1° maggio prossimo, su tratte di strade e autostrade gestite dall'Anas, sarà fissata più avanti con un successivo decreto sulla base di piani di finanziamento relativi all'intera rete destinata al pedaggio. Saremo senz'altro al di sotto della tariffa media nazionale del settore autostradale. Costerà di meno, non certo di più».

Zingaretti: pronti a ricorrere nuovamente al Tar. «Contro questo iniquo balzello che colpisce studenti, lavoratori, pendolari di Roma e provincia siamo pronti a ripresentare un ricorso al Tar - ha annunciato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti - Lo faremo appena questo governo, che si conferma il governo delle tasse, emanerà il decreto su cui potremo ricorrere. Siamo convinti che, come l'altra volta, numerosi comuni del nostro territorio parteciperanno alla nostra iniziativa: lo scorsa estate questa battaglia comune si rivelò vincente e bloccò gli aumenti che l'Anas aveva applicato ai caselli autostradali. Ci batteremo così determinati, dalla parte dei cittadini, anche questa volta».

Alemanno: pronti a sostenere i ricorsi al Tar. «Siamo pronti a sostenere il ricorso al Tar annunciato oggi dalla Provincia di Roma - dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - Ribadisco che i romani non pagheranno il Grande raccordo anulare, il progetto dell'Anas è solo quello di far pagare gli accessi all'autostrada. Il Gra, per chi si sposta su Roma, è gratuito. Vogliamo però intervenire anche a tutela dei pendolari e di tutti coloro che utilizzano questa strada con frequenza, per motivi di lavoro o di studio, per loro ci saranno degli sconti. E se arriveranno ulteriori impugnative e possibilità di far saltare anche il costo degli avvicinamenti agli accessi autostradali, sosterremo questi tentativi».

Polverini: garantire la gratuità anche ai pendolari. «Noi stiamo già chiedendo un tavolo al ministero - ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini - per vedere in maniera più specifica la questione dei pendolari, perché mi pare che per quanto riguarda i romani non ci siano problemi. Chiaramente noi abbiamo il dovere di garantire anche ai pendolari la gratuità del Gra. Su questo mi pare di aver letto che il ministro Matteoli parla di tempi per approfondire, quindi cercheremo di occuparci della questione insieme a loro nei prossimi giorni». A chi le chiedeva quali fossero stati gli esiti dell'idea di regionalizzare il Gra, lanciata mesi fa, la governatrice ha risposto: «E' ancora lì, non c'è stato detto di no. Noi l'abbiamo comunicato formalmente, quindi al di là della convinzione politica c'è una lettera inviata che pone la questione anche sul piano burocratico-amministrativo».

Matteoli: ancora approfondimenti su pedaggi tratti Anas. «Sul pedaggiamento di alcune tratte autostradali gestite da Anas - dice il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli - è in corso un approfondimento, tenendo conto anche delle istanze degli enti locali, in particolare di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano. Dopo questa fase si procederà a redigere il testo definitivo del Dpcm che è in elaborazione».

Meta: gioco delle parti tra Anas e Matteoli. «Le parole di Ciucci smascherano definitivamente i disperati tentativi del sindaco Alemanno e del Pdl di salvare la faccia sul pedaggiamento del Gra e di altri 1300 chilometri di autostrade in gestione Anas. Sui nuovi pedaggi nei 1.300 chilometri di autostrade Anas non sappiamo più a chi credere - dice Michele Meta, deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera - Solamente ieri il ministro Matteoli precisava che il decreto con il quale si individuano le nuove tratte Anas da pedaggiare era pronto e mancava solo la firma del ministro Tremonti. Oggi, invece, Matteoli si affretta a smentire il presidente dell'Anas, che ha chiarito come nel decreto governativo siano inclusi sia il Gra di Roma che la Salerno-Reggio, precisando di voler prendere ulteriore tempo nonostante siano trascorsi abbondantemente i quarantacinque giorni previsti dalla legge per emanare il Dpcm. Mancano solo cento giorni all'avvio del nuovo sistema di video pedaggi che è costato alle nostre tasche 150 milioni di euro, e la confusione regna sovrana, con l'Anas che insiste affinché siano colpiti in maniera indiscriminata i pendolari di Roma e Provincia, come quelli della Salerno-Reggio e di altri raccordi. E con il governo che, in un irresponsabile gioco delle parti, non vede l'ora di fare qualche soldo in più tassando i cittadini che non hanno alternative all'utilizzo dell'automobile».

Codacons studia azioni di protesta. «Qualora la sciagurata idea di predisporre pedaggi su Gra dovesse divenire realtà - dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - metteremo in campo azioni di protesta da parte dei cittadini e inviteremo gli automobilisti a rifiutarsi categoricamente di pagare qualsiasi pedaggio, fornendo assistenza sul piano legale e dimostrando l'illegittimità di tale balzello. Trasformare il Gra in una arteria a pagamento è un'idea folle, oltre che illegittima. Folle perché determinerebbe il blocco totale della circolazione nella capitale, con gli automobilisti che, pur di non pagare l'ennesimo balzello, utilizzerebbero strade alternative, che di certo non sono in grado di reggere il traffico del Grande raccordo. Illegittima, perché i cittadini già pagano le infrastrutture stradali attraverso una miriade di tasse, a partire da quelle sulle retribuzioni, tasse che servono anche a finanziare tali servizi. Il pedaggio sul Gra sarebbe quindi una duplicazione assurda di un qualcosa che si è già pagato».

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