Non sarà una letterina a lasciarci intimorire


dal sito di Generazione Italia

Le minacce infami e allarmanti inviate al capogruppo di Fli alla Camera devono far riflettere sulle gravi derive che un certo clima di intolleranza ed incomprensione politica rischierebbe di creare.
Caro infame, se riesco a venire a Roma ti faccio la posta e ti sparo un colpo in testa. Non è una minaccia, è una promessa! Viva Silvio, abbasso Fini l’infame“, è scritto nella missiva. La lettera sarebbe stata inviata al capogruppo dall’ufficio postale di Lamezia Terme il 4 ottobre scorso e indirizzata a ‘Onorevole Italo Bocchino, palazzo Montecitorio’. Ci sarebbe anche indicato il mittente, forse un nome di fantasia, e sarebbe indicata la città di residenza del mittente, Cosenza. I primi a prendere visione della missiva sarebbero stati gli uomini della scorta del capogruppo di FLI alla Camera dei Deputati.
La nostra piena solidarietà ad Italo che sta dimostrando di essere un leader dal rilevante profilo politico e forse questo può dare qualche fastidio o creare qualche malumore. Certamente non sara’ una letterina a lasciarci intimorire.

FLI a quota 8%. In calo Pdl e Berlusconi. Crescono Lega e Pd


di Gianmario Mariniello dal sito di Generazione Italia

La risalita prosegue. Dal dato di inizio settembre – in pieno dossieraggio, per intenderci – rilevato da Crespi Ricerche, che dava Futuro e Libertà a poco più del 5%, siamo passati a quota 8 in poco meno di un mese e mezzo.
Un trend positivo, con potenzialità altissime, se si considera che la fiducia in Gianfranco Fini è a quota 43, solo un punto in meno rispetto a Silvio Berlusconi, il cui gradimento per la seconda volta in poche settimane è inferiore a quello del Governo. Al dato positivo di FLI fa da contraltare la cifra costantemente al ribasso del Pdl, in picchiata al 28,2. E il vantaggio nei confronti del Pd è ormai solo di 3 punti percentuali e poco più, essendo il partito di Bersani al 25%, cifra su cui i democrats sono inchiodati da mesi.
Terzo partito è la Lega (13,8%), in costante crescita da inizio settembre, mentre invece crolla l’Italia dei Valori, a quota 5,2. Inchiodato è anche l’Udc, a quota 6, che non sembra dunque risentire degli scissionisti siciliani guidati da Totò Cuffaro. In calo anche Vendola (-0,2%, a quota 3,8) e Grillo (-0,4%, a quota 3).
Il partito preferito dagli italiani si conferma quello dell’astensione, in leggero calo a quota 40%, mentre cresce il gradimento in Fini, Bossi e Bersani.

Qui il sondaggio integrale di Crespi Ricerche. SCARICA!

Privatizzare la RAI per eliminare il canone: la proposta di FLI

SCARICA IL DOCUMENTO QUI

Privatizzare la Rai per ”dare unfuturo all’azienda e ai suoi dipendenti”, per ”far incassare allo Stato dai 4 ai 5 miliardi di euro”, per ”eliminare il canone – una tassa regressiva da 1,6 miliardi – che pesa in modo iniquo sui cittadini”. Privatizzare laRai, infine, ”per garantire una maggiore concorrenza e unapiu’ ampia pluralita”’. Questi i pilastri che hanno spinto Futuro e Liberta’ a promuovere una proposta di legge, elaborata da Libertiamo, per privatizzare la Rai.
”Una proposta – auspica il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, presentando oggi a Roma la proposta insieme a Benedetto Della Vedova – che vorremmo fosse appoggiata ancheda Pdl e Lega, perche’ rientra nel perimetro del programma digoverno e perche’ va verso i cittadini e l’azienda”. Secondo Della Vedova, ”da qui a dieci anni, se tuttorestera’ invariato, la Rai e’ destinata alla liquidazione, afinire come Alitalia”. ”La privatizzazione non sarebbealtro – spiega il numero due di Fli alla Camera – che una decisione di responsabilita’. Cambiare la governance dell’azienda, allo stato attuale, non e’ possibile perche’ la politica, i partiti sono il Dna della struttura e non certo un dato accessorio. Lo dimostra il caso Santoro”.
”Un’azienda – conclude Della Vedova – che chiude ilprogramma di punta per ragioni politiche e’ destinata afallire”. Come previsto dalla proposta di legge, la privatizzazionesi autofinanzierebbe attraverso l’abbattimento dei tetti pubblicitari, continuando pero’ a mantenere, nei termini della concessione, spazi riservati alle trasmissioni diservizio pubblico. ”Non si tratta di una proposta propagandistica, demagogica, una bandierina da sventolare. Andremo avanti. E’ il modo migliore per togliere i partitidalla Rai”, conclude Bocchino, che precisa: ”Berlusconi non potrebbe acquistare la Rai. Lo impedirebbe l’Antitrust”. Fonte: ASCA

Università: Fli, pronti a ripresentare emendamenti se mancano risorse

Dal sito di Generazione Italia

Nell’ambito della riforma universitaria, grazie agli emendamenti presentati dai parlamentari di ‘Futuro e Libertà per l’Italia’ e accolti dal governo, abbiamo garantito un’opportuna apertura alle legittime istanze dei ricercatori e dei professori assicurando un adeguato piano di assunzioni e il ripristino degli scatti meritocratici”. Lo dichiarano in una nota Italo Bocchino, Fabio Granata e Giuseppe Valditara, che aggiungono: “Premesso che è necessario l’accoglimento da parte dell’Aula degli emendamenti concordati con tutti i gruppi che compongono la maggioranza e con il governo, ricordiamo che è necessaria un’adeguata copertura finanziaria”.

“Qualora dovessero mancare le risorse finanziarie siamo pronti a ripresentare in Aula tutti gli emendamenti necessari a garantire alla ricerca universitaria e ai giovani docenti una prospettiva certa, e l’effettivo riconoscimento della meritocrazia nell’università italiana”, concludono i parlamentari di Futuro e Libertà per l’Italia.

Ripartiremo dalla partecipazione


di Claudio Barbaro

Partecipazione. È questa la parola che è risuonata più e più volte in queste settimane di incontri e colloqui con amministratori e cittadini, che si avvicinano sempre più numerosi a Generazione Italia e al nascente partito di Futuro e Libertà per l’Italia. Una parola, ma soprattutto una richiesta, quasi un’esortazione, che abbiamo ascoltato anche sabato scorso in occasione della splendida riunione dei circoli di GI Lazio a Roma. Un appuntamento, come sottolineato dallo stesso Italo Bocchino e da tutti i presenti, che è andato ben oltre le più rosee aspettative e ha confermato, con le decine di interventi tenuti, che il territorio, la famosa “base”, c’è. È viva e desiderosa di rilanciare quell’impegno civile e politico che ha sempre contraddistinto la destra italiana, per troppo tempo mortificato e paralizzato dall’impostazione organizzativa del Popolo della Libertà: partito leggero sul territorio, ma di rara concezione verticistica. Un modello che prima ancora di scricchiolare nelle stanze di Montecitorio, ha iniziato a mostrare segni di cedimento proprio nella base, dove quella destra che si è ritrovata così numerosa intorno al Presidente Fini, non poteva reprimere la sua naturale propensione alla vita politica fatta di quotidianità, partecipazione e impegno. Pilastri di una visione della cosa pubblica, che già nella fase embrionale di Generazione Italia si è trasformata nell’esigenza di conferire alla stessa organizzazione, anche un profilo tematico grazie al quale sarà possibile aprire una finestra sul mondo associazionistico, sportivo e del terzo settore in generale. E proprio per questo è nata all’interno di GI, la sezione Sport e Tempo Libero, che già nella riunione di sabato a Roma, con i suoi trentadue rappresentanti presenti, ha mostrato grande vitalità e voglia di fornire a GI e al nascente partito, spunti di riflessione e proposte per avvicinare l’immenso mondo del volontariato alla nostra idea di sviluppo del Paese. Con GI Sport e Tempo Libero, infatti, abbiamo l’occasione di proseguire con l’enfasi e l’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinti, un’opera di analisi e avvicinamento ai problemi degli italiani, attraversando l’immenso mondo delle associazioni, che in Italia rappresenta un fenomeno da circa 35 miliardi di euro annui, con un contributo al Pil pari al 3,2 %, reso possibile da oltre tre milioni di volontari e circa settecentomila lavoratori dipendenti. Numeri che ci facilitano a capire come la nostra nuova proposta politica, non potrà esimersi dal considerare il Terzo Settore un caposaldo della società italiana, all’interno del quale si ritrovano realtà sportive, culturali, sociali e di altro genere, che costituiscono l’asse solidale della nostra Repubblica. Mi sia concessa pertanto, la soddisfazione per aver visto sbocciare sin da subito l’interesse per GI Sport e Tempo Libero, ma soprattutto per la sensibilità con la quale Italo Bocchino prima e tutti gli altri amici di Generazione Italia poi, hanno immediatamente compreso la mia proposta di aprire questa sezione tematica che cresce rigogliosa insieme a tutta GI. Segnali, questi, che ci indicano chiaramente come la scelta del Presidente Fini sia stata indispensabile, principalmente per ridare ossigeno e dinamismo al popolo della destra e alle migliaia di uomini e donne che non rinunciano a sognare un’Italia dai principi saldi, dalle regole certe e rispettate da tutti, del merito e dell’onestà. Principi che risaltano con forza nella rotta tracciata da Gianfranco Fini e che Generazione Italia, a maggior ragione nella sua sezione dedicata allo sport (strumento insostituibile per diffondere i messaggi positivi di cui ci facciamo interpreti) e alla vita sociale dei cittadini, trasmetterà attraverso ogni sua iniziativa.

Nasce Futuro e libertà. Nasce il partito degli italiani



Dal sito di Generazione Italia

«Non sarà una Alleanza nazionale in piccolo, ma un Popolo della libertà in grande». Così Gianfranco Fini delinea l’orizzonte di Futuro e libertà per l’Italia, il nuovo soggetto politico che prende il via oggi, con l’insediamento del comitato promotore. E non è solo una sfida al centrodestra, ma a tutta la politica italiana. Anche perché Futuro e libertà, ha spiegato Fini, non sarà un partito classico, ma un «movimento d’opinione organizzato». Un movimento senza colonnelli né soldati, senza falchi e senza colombe. Senza gelosie e senza personalismi. Perché «siamo tutti sulla stessa barca». Un movimento nuovo, giovane. Con un’identità altrettanto nuova e giovane, da delineare nei prossimi mesi per arrivare all’appuntamento del 6 novembre a Perugia («un evento non più solo di Generazione Italia ma di tutta Futuro e libertà», ha spiegato il presidente) pronti a «spiegare bene il messaggio e l’identità del partito che nascerà, individuando punti valoriali e programmatici di un ideale manifesto da presentare alla convention». Si parte, dunque. Perché «non si poteva restare in mezzo al guado», ha detto Fini. Ora «si parlerà solo di politica», ma «senza ripetere gli errori del passato». Anche perché nonostante l’impegno, ribadito, a sostenere il governo, «bisogna tenersi pronti alle sorprese» (alle urne, insomma). Avanti tutta, approfittando anche del fatto che «la gente e l’opinione pubblica sono curiose e ci sono molte richieste di adesione». E dopo Perugia, il lancio ufficiale sarà a Milano. Perché – sorride Fini – «mi piace giocare in trasferta…».

FLI al 7,6%. Pdl e Pd ai minimi storici


dal sito di Generazione Italia

Un dato in crescita, dopo la lieve flessione della settimana scorsa: Futuro e Libertà arriva al 7,6%, il dato più alto da quando Crespi Ricerche tiene sotto osservazione FLI, il movimento ispirato da Gianfranco Fini che in questi momenti è in conclave a Roma. Un dato positivo, che conferma la felice intuizione del Presidente della Camera e che offre numerosi spunti di riflessione.
Così come sono da sottolineare le pessime performance del Popolo della Libertà (28,5) e del Pd, in picchiata al 24,2. Due dati certamente non positivi per i principali partiti italiani, che confermano un trend negativo ormai in atto da mesi. Bene invece la Lega Nord, a quota 13,5, che in una settimana guadagna più di un punto percentuale. Dato stabile per l’Udc, fermo al 6%, mentre perde addirittura un punto percentuale l’Italia dei Valori, crollata al 5,5. In questo quadro, Futuro e Libertà si pone come quarta forza del panorama politico italiano, con una centralità nemmeno lontanamente immaginabile qualche settimana fa.
Da evidenziare anche il 4% di Vendola – con Rifondazione Comunista ormai scomparsa a quota 1% – e il 3,5% di Beppe Grillo.
Crescono gli indecisi, sempre più primo partito con il 41% degli intervistati.
Silvio Berlusconi guadagna due punti di gradimento e supera il Governo: 45 a 44, dopo che la scorsa settimana per la prima volta il gradimento dell’Esecutivo era superiore rispetto a quella del premier. Fu a suo modo una notizia.

FLI: LAZIO; VERSO NUOVO PARTITO, SI LAVORA A GRUPPI AUTONOMI SALATTO: MANI LIBERI A PROSSIME AMMINISTRATIVE

Riportiamo la notizia ANSA che riguarda l'incontro di tutti i circoli di Generazione Italia nel Lazio.

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - «Noi non stiamo creando il partito del risentimento, ma della proposta e della partecipazione». Parola di Antonio Buonfiglio, sottosegretario all'Agricoltura e coordinatore regionale di Generazione Italia. Il nuovo soggetto politico del centro-destra, di cui la prossima settimana il presidente della Camera, Gianfranco Fini, avvierà la fase costituente, inizia a prendere forma nel Lazio con l'assemblea che riunisce i rappresentanti dei 102 circoli di Generazione Italia già costituiti in tutta la regione. «Sono convinto che arriveremo a 200 entro il 31 ottobre», rilancia l'eurodeputato e coordinatore a Roma del movimento Potito Salatto. La data che cita è quella della convention regionale che vedrà la partecipazione di Fini. Al cinema Adriano di Roma si riuniranno gli iscritti a Generazione Italia, che confluiranno poi direttamente nel nuovo partito, ma anche i neo consiglieri di Futuro e Libertà che nelle prossime settimane avvieranno la costituzione di gruppi autonomi nei comuni e nelle provincie del Lazio. «si è aperta una fase costituente vera», dice Buonfiglio. E anticipa che «anche in Regione presto accadrà qualcosa». Mentre in Campidoglio, per la nascita di un eventuale gruppo Fli si attende l'annunciato rimpasto di Giunta, «per evitare di prestarci a giochetti e di rischiare di fare da sponda a qualche consigliere contento». «Noi siamo sostenitori di Alemanno e Polverini che abbiamo votato - sottolinea Salatto - però loro prendano atto di questa nuova realtà e accettino da noi suggerimenti e critiche, altrimenti dovremo prendere le distanze». Quanto alle amministrative della prossima primavera, l'Eurodeputato anticipa: «Nelle amministrazioni comunali non abbiamo le mani legate: ognuno potrà scegliere sul territorio le alleanze che vuole». Presente all'assemblea di Generazione Italia Lazio anche Rocco Pascucci, consigliere regionale dell'Mpa. «Ho costituito il gruppo dell'Mpa dopo le elezioni - dice alla platea, ma se allora ci fosse stato il vostro partito avrei scelto Futuro e Libertà. Ora possiamo avviare un percorso insieme», che potrebbe portare anche alla nascita di un gruppo Fli-Mpa. Pascucci intravede un rischio a livello regionale: «che la Polverini governi da sola con l'Udc, come Berlusconi fa con la Lega». Un esempio? «Il piano sanitario: faccio parte della maggioranza, ma non so esattamente di cosa si tratta, non so cosa accadrà».(ANSA). Y5J-ST/DGP 02-OTT-10 15:05 NNN