“Se il cambiamento di Gianfranco Fini siete voi, io m’iscrivo”

di Adriano Falanga

“Diamogli l’impunità, la grazia e la benedizione, ma togliamocelo dalle (scatole)”, a dirlo è Angelo, si definisce vecchio militante del MSI. Sono da poco passate le 9, abbiamo appena tirato su il gazebo. Angelo ci osservava. E’ stato il primo cittadino ad avvicinarci, due battute, quelle riportate sopra, poi prende un volantino e si siede al tavolino del bar vicino.
Le ragazze con i volantini iniziano a girare per la piazza, distribuiscono e sorridono. qualcuno chiede informazioni, loro indicano il gazebo. Lentamente la piazza, piazza Flavio Gioia, si anima. E’ puntuale la vigilessa che con estremo garbo, quasi timidezza, ci dice “sono sicura che è così, ma devo chiedervelo, posso vedere l’autorizzazione”? Ovviamente si. Ci sorride, scruta i manifesti e ci saluta. Bene, è andata, la giornata è iniziata.

Pian piano ci raggiungono gli altri amici, iscritti, ognuno di loro lo vedo parlare con qualcuno. Mi stupisco quando mi rendo conto che i complimenti della gente sono decisamente abbondanti. Pensavamo a qualche critica, m’ero preparato mentalmente due frasi per affrontare la solita domanda “ma prima non ve n’eravate accorti”? Invece no, la gente ci sorride, si complimenta con noi per la scelta fatta da Futuro e Libertà. Ci chiedono di Mirabello, sono felici del discorso dettagliato del nostro presidente Fini. Qualcuno azzarda “vi ho visto in tv!”, (ed io penso, meno male che m’ero sbarbato). Qualcuno più interessato ci chiede lumi sui progetti futuri, a Salerno in primavera ci sono le amministrative, vogliono anticipazioni sulle scelte locali dei “finiani”.

Passa qualche ora, è davvero sorprendente girarsi attorno e notare che sono presenti i ragazzi dei circoli della provincia, ci sono i membri dell’esecutivo provinciale. Ma la gioia è enorme quando t’accorgi che in molti, in tanti, hanno raccolto l’invito da Facebook e sono venuti apposta dalle città della provincia. Oggi a Salerno volevamo distribuire volantini, testare le primissime reazioni.

Pazzesco quando qualcuno mi chiede “per le offerte dove?”… No, nessuna offerta, grazie! “Allora mi iscrivo”!

Bene, benissimo, eravamo venuti per i volantini, ed in tre ore, alla prima uscita pubblica, abbiamo raccolto diverse iscrizioni. Spontanee! Già, spontanee come tutti noi presenti, perchè il fine è comune, pardon, il Fini è comune. L’obiettivo è il Futuro, il desiderio è Libertà.

Tra un caffè, altre iscrizioni, volantini, chiacchierate, proposte, il tempo è volato. Peccato, oramai ci eravamo abituati. Qualcuno è andato via, ma facciamo in tempo a scattare la foto per la stampa.

Abbiamo raccolto proposte, consigli, siamo rimasti davvero stupiti dalla cordialità della gente, ci rendiamo conto che volendo, si può riavvicinarli alla politica. Perchè vedete, non è vero che in Italia la gente non crede più alla politica, non è neanche vero che è sfiduciata, in realtà questa nostra gente non ha più occasioni di confronto, non può più parlare. Oramai stava passando l’immagine della politica fatta nei palazzi.

Siamo soddisfatti, iniziamo a smontare il gazebo, facciamo attenzione al cimelio, cioè il tricolore di Mirabello. Due battute tra di noi per pianificare la prossima iniziativa quando una voce ci chiede di aspettare, di non spegnere il pc. Ci voltiamo, è Angelo, il signore di stamattina, quello incazzato con “lui”. E’ stato seduto ad osservarci tutto il tempo. Stamattina era imbronciato, ora ci sorride.

Ci tende la mano e dice “Se il cambiamento di Gianfranco Fini siete voi, io m’iscrivo”.

Bene, volevamo distribuire volantini, abbiamo raccolto iscrizioni. Già, noi possiamo essere il cambiamento, noi ci crediamo, faremo in modo, questo è il nostro impegno, che anche voi possiate crederci.

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