Dalla rivoluzione liberale alle liturgie comuniste


“Berlusconi pagherà un prezzo notevole perché è brutta l’immagine di un leader politico che caccia una persona che dice di pensarla in modo diverso da lui e di voler continuare lealmente a collaborare dentro lo stesso partito. Per Berlusconi sarà sempre più difficile porsi come lo stabilizzatore e il riformatore politico di questo Paese e come “rassembleur”: questa è una scelta che lo condanna di nuovo a un’immagine di forte faziosità e di populismo spinto”, dice oggi Giuliano Ferrara intervistato dal Corriere della Sera.
“Il dissenso è ufficialmente bandito. Il monolitismo del Pdl è salvo. Il Partito mistico e sacro amputa l`infezione eretica e si sottomette alla volontà unica e insindacabile del Capo carismatico. Finisce una storia, un matrimonio. Una rivoluzione che doveva essere liberale e si consuma mimando le liturgie epuratrici dei partiti comunisti. Nasce l’epoca dei probiviri buttafuori. Nel «Libro nero» si chiamavano Commissioni Centrali di Controllo. Ma quello era il teatrino della politica“. Pierluigi Battista, oggi nel suo editoriale sul “Corriere della Sera“.
Aggiungere altro è davvero difficile. Inizia una nuova avventura. Nel nome della Libertà. Destinazione futuro.

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